venerdì 18 maggio 2018

La B…che ci piace.


La B…che ci piace. 
Siamo arrivati al fotofinish di questo illustre campionato cadetto. Il Foggia calcio targato Stroppa, arriva in questa categoria dopo ben 19 anni ottenendo un discreto nono posto. Alla vigilia dell’inizio del campionato di serie B, l’intento del Foggia era quello di ottenere una salvezza tranquilla.  Pronti, via… il Foggia cade inesorabilmente 5-1 a Pescara giocando a tratti da squadra che ha subito intenzione di salire in serie A.  Tra sfortuna, inesperienza e notevoli cali di tensione i diavoletti dopo Natale sono in piena zona play out a soli due punti dalla zona retrocessione. Nella campagna acquisti di Gennaio, il Foggia mette a segno numerosi colpi di categoria come l’espertissimo Scaglia(ex Brescia e Verona), Denis Tonucci ( bandiera del Bari per molti anni), il tedesco Kragl sfortunato nella prima parte di stagione con i pitagorici in serie A,  Marco Zambelli, Leandro Greco e il bomber francese Mathieu Duhamel. Il curriculum di quest’ultimo parla da sé, con i suoi 144 gol realizzati tra Ligue 1 e 2. Arriva dal Quevilly. Completata la campagna acquisti Stroppa&Co (a dicembre era ad un passo dall’esonero) compiono una vera e propria impresa calcistica. Ottengono un filotto di sette vittorie consecutive e miracolosamente si stanziano a soli 4 punti dai play off. Saranno i numerosi punti persi in casa dai diavoletti, per esempio nel derby contro il Bari o i diversi punti persi con le piccole a mettere il Foggia calcio fuori dai giochi, escludendoli dal treno play off. Facendo un bilancio della stagione del Foggia, possiamo notare che il campionato di questa squadra è stato più che positivo. Ci sono i presupposti ideali per iniziare nel migliore dei modi il prossimo campionato cadetto e ‘’ chi lo sa’’ puntare più in alto, sperando di agganciare il treno play off o classificarsi tra le prime posizioni per andare direttamente in serie A.  Sarà un futuro roseo (si spera) in casa Foggia, perciò acquistate i vostri biglietti e tifate i satanelli allo Zaccheria.

Francesco Tiano



venerdì 4 maggio 2018

Focus: La nazionale dei tiri Mancini

Tanto tuonò che piovve. Alla fine sulla panchina della nazionale italiana siederà Roberto Mancini. Intendiamoci Mancini non era la prima scelta della federazione. Il nome che solleticava la fantasia di tutti era quello di Carlo Ancelotti. Ma il tecnico ha gentilmente declinato l'offerta dato che si sente ancora attratto dall'allenare una squadra di Club e sappiamo tutti che questo per gli allenatori conta molto. Infatti già con con Conte si erano avuti i primi problemi di questo tipo. Al CT Salentino non andava giù l'idea di allenare dei calciatori solo in determinati periodi dell'anno e fu un'impresa trattenerlo sulla panchina Azzurra. Giravano infatti voci di possibili dimissioni o allontanamento del CT salentino e fu un'impresa vederlo seduto in panchina nell'Europeo di Francia. La Federazione ha dunque scelto Roberto Mancini. Ma è l'uomo giusto per rilanciare   il progetto Italia? beh come ovvio ci sono pro e contro. Diciamo che Mancini ha allenato grandi club, ha vinto molti scudetti ma è pur sempre vero che ha sempre avuto grosse squadre e ha avuto grossi investitori, presidenti cioè che a secondavano con suon di milioni richieste sul mercato. L'impresa al Manchester City non può passare in secondo piano. Portare sulla sponda celeste di Manchester il titolo dopo più di 50 anni è stata un'impresa grossa ma è anche vero che i petroldollari arabi hanno agevolato la vittoria finale. Il City aveva infatti una signora squadra infatti che ha lottato fino all'ultimo con i cugini dello United. All'Inter ha avuto un certo Zlatan Ibrahimovic nella sua prima esperienza. Grandi squadre obiettivi di prim'ordine, Mancini ha vinto titoli e Coppe ma proprio qui cominciano le note dolenti. In Europa sia con l'Inter che con lo Zenit e anche con City non ha regalato allori degni di memoria, anzi proprio con l'Inter dopo essere stato eliminato dalla Champions per mano del  Liverpool disse che a fine stagione avrebbe lasciato la panchina neroazzurra. E qui sorgono i maggiori dubbi. Riuscirà l'allenatore jesino a fare bene sulla panchina della Nazionale dopo che come abbiamo visto l'Europa è stata sempre indigesta? l'unica volta che Mancini è andato vicino a sfiorare un trofeo europeo  è stato sulla panchina della Lazio, dove affrontò in Coppa Uefa il porto dell'allora allenatore José Mourinho che lo eliminò e andò poi a vincere il Trofeo. Ora tolta l' indiscussa abilità di Mancini, speriamo quantomeno che esso possa portarci ai prossimi europei del 2020 e a partire dalla neonata competizione di qualificazione che si terrà a settembre possa anche farci vedere un po' di quel bel gioco che da tanto tempo la nazionale italiana non offre. Certo uomini e mezzi non sono certo quelli degli anni 90 dove in azzurro ruotava gente del calibro di Baggio, Inzaghi, Del Piero, Totti e in panchina potevamo permetterci il lusso di far sedere gente come Montella e Delvecchio. Ma proprio dal materiale che si ha bisogna ripartire e quindi perché non concedere una seconda possibilità a Mario Balotelli. Proprio l'allenatore marchigiano lo ha avuto nelle fila dell'Inter e l'ha lanciato nel grande calcio. Potrebbe dargli un'ultima possibilità di rilancio vista anche la bella stagione che ha avuto Super Mario al Nizza. Bisognerà poi registrare il centrocampo con Verratti che ha bisogno di trovare la sua dimensione in maglia azzurra. Insomma molti nodi da sciogliere e la strada non sarà semplice per Mancini e ci sarà tanto lavoro da fare, sperando che nel frattempo nasca almeno un talento che possa far sognare di nuovi tifosi. Dall'addio dei senatori del mondiale 2006 infatti c'è stata una pochezza e una povertà di talenti che non si vedeva da tempo. A partire dai pali dov'eravamo maestri e sfornavamo portieri di alto livello fino ad arrivare all'attacco. Tanti buoni giocatori ma talenti non del tutto espressi. Insigne o anche gli stessi Immobile e Belotti, leader nelle rispettive squadre di club. L'obiettivo resta comunque leuropeo del 2020  perché non è concepibile che il popolo italiano possa restare ancora a secco di vetrina internazionale. Massima fiducia Dunque in Costacurta uomo che ha vissuto Il campo e che comunque conosce l'arte del mestiere, ma il compito non si presenta certo facile. Buona fortuna dunque a Roberto Mancini.

mercoledì 2 maggio 2018

La marcia Real. Tutto pronto per la 13 sinfonia.


Real sempre solo Real. È inutile le merengues Quando vedono la Champions si trasformano. Ieri sera come l'anno scorso il Real Madrid è stato sia fortunato sì ha aiutato da qualche svista clamorosa dell'arbitro. Il
 Bayern Monaco ha giocato bene Si è portato subito in vantaggio grazie a Kimmic, salvo poi subire l' 1-2 di Benzema. Il secondo gol è quasi comico dato che Tolisso ha fatto un retropassaggio sciagurato al potere bavarese. Benzema è stato onesto e furbo ad avventarsi sul pallone e a portare a 2 le marcature del Real. A quel punto la rete di James Rodriguez ridava linfa Esperanza al Bayern Monaco Ma gli assalti finali dei Rossi di Germania allenati da un ottimo Jupp Heynckes non hanno portato a nulla. Resta comunque incontrovertibile che ai bavaresi sono stati negati almeno tre rigori clamorosi. Uno di Sergio Ramos su Lewandowski ricorda molto da vicino quello di bene ti amo su Lucas Vasquez il re al dunque proverà l'assalto alla tredicesima champions league della sua storia è a Kiev aspetterà chi tra Roma e Liverpool che scenderanno in campo stasera sarà la sua avversaria. Insomma non è stato il solito Real Madrid dominanti in questa edizione della Champions dato che anche i gironi si erano conclusi con il Tottenham al primo posto e i blancos clamorosamente classificatisi secondi. in Liga il Real non sta nemmeno brillando e a concentrare tutte le energie su trofeo continentale dove è maestro di grandi imprese.

       https://youtu.be/pQMTGzw1oVY

martedì 1 maggio 2018

Focus: Quanno sei bella Roma

Che la Roma avesse incontrato delle squadre blasonate come il Chelsea e l'Atletico Madrid ce ne siamo resi conto un po' tutti dal sorteggio di Nyon, ma che la squadra romana passasse il turno in pochi ci avrebbero scommesso. E così che ha inizio la lunga cavalcata della Roma in questa manifestazione. Di Francesco ha scommesso in attacco sui nuovi acquisti Shick e Defrel dopo aver ceduto per 42 milioni di euro Mohamed Salah al Liverpool. Dopo un'ottima fase a gironi, la Roma si appresta ad affrontare lo Shaktar Donetsk e dopo un rocambolesco 2-1 per gli ucraini all'andata , ribaltano con 1-0 la gara di ritorno 
 Passa la " magica Roma" con gol di Edin Dzeko.  In vista dei quarti di finale De Rossi&Co vengono sorteggiati contro il Barcellona di Tito Valverde. Partita sulla carta complicatissima. Dopo uno sfortunato 4-1 per i blaugrana all'andata , incredibilmente la Roma accede al turno successivo 

umiliando con un secco 3-0 i catalani.  Dopo 36 anni la Roma accede alle semifinali della "coppa dalle grandi orecchie". Che sia per bravura, fortuna, o nell'utilizzare all'occorrenza calciatori come Dzeko o il faraoncino El Shaarawy. Sta di certo che questa squadra ci crede nel sogno chiamato Kiev e chiede un supporto grandioso da parte dalla sua tifoseria. Vai Roma, non fa la stupida stasera!

lunedì 30 aprile 2018

Lotta per la sopravvivenza in coda alla Serie A


La lotta salvezza si fa serrata. La Spal, ieri ha battuto in trasferta a Verona, l'Hellas stessa cosa fa il Crotone vittorioso 4 a 1 contro il Sassuolo. Di Trotta e della rivelazione del campionato Simy le reti del successo dei pitagorici. Si inguaiano Cagliari e Chievo che essendo state sconfitte rispettivamente da Sampdoria e Roma, quest'ultima sabato scorso, vedono seriamente compromesse le speranze per la loro permanenza in Serie A. Quello che meraviglia è la clamorosa rincorsa del Crotone che con Zenga ha letteralmente cambiato marcia. Le dimissioni di Nicola sembravano il punto più basso della stagione dei rossoblu calabresi, ma Zenga ha saputo dare nuova linfa e nuove motivazioni ai suoi ragazzi e ora la salvezza è veramente possibile, e ricorda molto la marcia che ha condotto gli squali alla permanenza in Serie A lo scorso anno. Sorprende in negativo l'andamento del Cagliari. La squadra allenata da Lopez infatti sta prendendo una clamorosa tendenza al non gioco, al non disputare le partite, visto che ieri contro la Sampdoria si è assistito ad un'altra prova molto negativa che ha portato gli uomini di Giampaolo ad affermarsi per ben 4 a 1. La Spal allenata da Semplici invece è in risalita essendo uscita dalla zona rossa. Insomma lotta per non retrocedere che si fa veramente appassionante. Solo il Benevento ha la matematica certezza di essere nella serie cadetta per il prossimo anno per il resto anche se per il Verona è ormai prossima la serie B la lotta salvezza è molto appassionante. La Spal è tornata a lottare e il Crotone come dicevamo sta facendo un ottimo torneo sulla falsariga di quello della scorsa stagione. In bilico anche il Chievo che alla luce dei risultati negativi delle ultime partite si è visto risucchiare nella zona ad alto rischio superata addirittura dalla spalla per i clivensi che a metàha metà stagione correvanostagione godevano  di una buona classifica e di una moderata tranquillità ora le cose sono molto a rischio anche la guida tecnica è stata cambiata. Maran dopo il KO con la Roma di sabato scorso è stato esonerato un esonero che fa male visto le ottime annate precedenti del tecnico gialloblù non si sa ancora il nome del successore lo si sa invece a Udine dove Igor Tudor ex gloria della Juventus ha preso il posto di Massimo Oddo. Anche i friulani erano in acque molto agitate, la squadra veniva da 9 KO di fila e contro il Benevento si è pur vista una fiammella ancora accesa. Le pecche non sono ancora state rimarginate Ma il 3 a 3 almeno ha mosso un po' la classifica. Insomma saranno 3 giornate che ci terraranno con il fiato sospeso appuntamento al prossimo weekend.

mercoledì 14 marzo 2018

Juventus‐Atalanta probabili formazioni


Una Juventus in splendida forma si giocherà oggi nel recupero della gara contro l'Atalanta la possibilità di allungare sul Napoli. Di contro un'Atalanta un pò ammaccata tenterà di opporsi. Sarà difficile visto che la Vecchia Signora ha perso una sola volta nelle ultime 19 partite. I bianconeri in casa fanno paura. Primeggiano per numero di vittorie (11), maggior numero di gol segnati (32), e minor numero di gol subiti ⑷.
L'Atalanta dal canto suo sembra in lieve ripresa. Lontano da casa nelle ultime 7 trasferte ha raccolto 5 vittorie e 2 pareggi.
Ma andiamo a dare un'occhiata alle probabili formazioni che dovrebbero essere queste.
Juventus (4-2-3-1) 1 Buffon; 26 Lichtsteiner, 4 Benatia, 3 Chiellini, 22 Asamoah; 5 Pjanic, 14 Matuidi; 11 Douglas Costa, 10 Dybala, 17 Mandzukic; 9 Higuain. Allenatore: Allegri :A disposizione: 23 Szczesny, 16 Pinsoglio, 32 Del Favero, 2 De Sciglio, 15 Barzagli, 24 Rugani, 12 Alex Sandro, 6 Khedira, 8 Marchisio, 27 Sturaro, 30 Bentancur 
Atalanta (3-4-1-2) 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 37 SPinazzola; 4 Cristante; 72 Ilicic, 29 Petagna. Allenatore: Gasperini A disposizione: 91 Gollini, 31 Rossi, 28 Mancini, 32 Haas, 13 Caldara, 23 Melegoni, 21 Castagne, 8 Gosens, 88 Schmidt, 99 Barrow, 9 Cornelius, 10 Gomez

A suon di sfide verso Wrestlemania


Monday night Raw dovrebbe essere lo show principe della WWE. Dovrebbe. Perché a mio modo di vedere di entusiasmante non ha avuto niente. La puntata si apre con il mega pippone di Kurt Angle su lui e Ronda e the beast che non sarà a Raw. Fessi noi ma soprattutto fesso Roman Reigns che infatti non ci sta e va a frignare manco fosse un mocciosetto dalla mamma. E dato che la mamma non lo vuole ascoltare si reca da papà Vince, che per tutta risposta lo sospende temporaneamente.
Bayley è sempre più cupa. Sostiene Sasha contro la Deville impedendo un'interferenza di Mandy Rose, ma poi se ne va senza degnare di uno sguardo la boss che poi subisce l'attacco delle Absolution. La vicenda mi appassiona e spero di vedere Bayley vs Sasha a Wrestlemania 34.

Kid Rock viene annunciato nella Hall of fame.

The Miz cerca di accendere il fuoco tra Seth Rollins e Finn Balor ospiti del suo show. È chiaro però che a Wrestlemania avremo The Miz vs Balor vs Rollins per il titolo Intercontinentale. Intanto però ha ottenuto ciò che voleva, i suoi avversari si sfideranno a Raw stasera.

John Cena non sa più che pesci pigliare. Va tra il pubblico, sorseggia birra, fa i cori, poi però torna serio e sfida di nuovo Undertaker!!! Stavolta si fa sul serio, altrimenti se il deadman non dovesse accettare vedrà WrestleMania 34 da semplice fan.
In precedenza Sheamus e Cesaro avevano subito un pestaggio, da parte della divisione tag team e ora protestano con Kurt Angle che annuncia una Battle Royal che decreterà gli avversari per WrestleMania.
Nel contempo Strowman è furioso, tutti andranno al gran ballo meno che lui. Infatti il mostro non ha ancora un match.
Intanto è tutto pronto per lo show di Elias, ma quest'ultimo lascia tutti con un palmo di naso e va via.

Intanto Finn Balor beffa Seth Rollins.

Asuka cambia strada. Come visto a Fastlane sfiderà Charlotte perché sostiene sia la migliore fra le due campionesse. Alexa però non la manda giù e sostiene che invece la giapponese temesse di più lei. Asuka controbatte di aver già battuto la Bliss in passato e non farebbe fatica a ripetersi. Alexa e Mickie James invocano qualcuno, ma quel qualcuno che risponde al nome Nia Jax non arriva. Intanto Asuka per ingannare il tempo si sbarazza della James.
La Jax batte Joan King con il samoan drop. A fine match le telecamere inquadrano Alexander e Mickie che sparlano di Nia. La Jax è furiosa e travolge tutto ciò che trova sul suo percorso.

Wyatt dice che Matt Hardy è uno stupido e accetta di partecipare all'Ultimate deletion.

È tutto pronto per la tag team battle royal. Mentre la contesa sta per partire arriva Strowman che prende parte alla contesa e ovviamente la vince. La domanda è: chi sarà il compagno di Braun tra meno di un mese?
Per oggi è tutto gente. Stay strong & Never give up!!!!




Il Manchester United piomba su Talisca


Il Manchester United giá pensa al futuro. Ancora impegnato a leccarsi le ferite dopo la cocente eliminazione dalla Champions League per mano del Siviglia, il club del manager José Mourinho starebbero già pensando di rifarsi il look. I diavoli rossi infatti starebbero pensando a Talisca, giovane gioiello in prestito al Besiktas, ma di proprietà del Benfica come rinforzo. Abile sia come fantasista che come punta, ha fatto indiavolare i rossi di Manchester, tanto che il club di Old Trafford sarebbe pronto a mettere sul piatto ben 40 milioni di euro, per farlo giocare stabilmente nel teatro dei sogni.

martedì 13 marzo 2018

Recensione WWE Fastlane 2018


Ciao amici, benvenuti alla recensione del PPV WWE Fastlane 2018, l'ultimo monobrand in esclusiva di Smackdown Live, dato che da WrestleMania in poi i PPV conteranno atleti sia di RAW che appunto di SDL.
Ma bando alle ciance e iniziamo subito.

SHINSUKE NAKAMURA vs RUSEV: voto 6.5
Buon opener per Fastlane, è stato un match abbastanza veloce con un Nakamura che si riscalda in vista del grande appuntamento di WM34 contro il campione WWE, e un Rusev che è sempre più over con il pubblico a suon di "Rusev Day". Tecnicamente i loro stili si amalgamano, quindi la contesa è stata gradita con 14 minuti di colpi su colpi; la vittoria del giapponese con la sua Kinshasa è la ciliegina sulla torta. Non male.
RISCALDAMENTO

WWE UNITED STATES TITLE MATCH
BOBBY ROODE vs RANDY ORTON: voto 6.5
Vi aspettavate questo risultato finale? Ebbene io no, Randy Orton conquista il titolo degli Stati Uniti, ma soprattutto entra a far parte della categoria dei "Grand Slam Champions", ossia coloro che hanno conquistato tutti i titoli principali in WWE (singoli e di coppia). Match solido, e con un tributo alle care chops di Ric Flair, ed entrambi gli atleti hanno sfornato una prestazione discreta. Mezzo voto in più per il finale, decisamente a sorpresa considerando la figura di Jinder Mahal come terzo incomodo (probabilmente si andrà per un Triple Threat titolato).
EBBRAVO RANDY

CARMELLA & NATALYA vs NAOMI & BECKY LYNCH: voto 5.5
Contesa al di sotto della sufficienza, senza fronzoli, e che serve solo a elevare lo status di Carmella in vista dell'incasso della valigetta del Money In The Bank, da sfruttare (forse) a Wrestlemania.
ELEVAZIONE

WWE SMACKDOWN TAG TEAM TITLE MATCH
THE USOS vs THE NEW DAY: s.v.
Più che degli atleti coinvolti, è stato il finale a rendere chiaro i vincitori: i Bludgeon Brothers. Dopo 10 minuti di un match dinamico tra i due tag team, hanno deciso di scendere in campo e combinare un macello, usando tutto il loro arsenale di colpi duri e armi pesanti (alla Braun Strowman insomma). Anche qui penso si andrà di Triple Threat titolato (questa WrestleMania potrebbe chiamarsi TripleMania).
SPACCO BOTILIA AMAZO TAG TEAM

WWE SMACKDOWN WOMEN'S TITLE MATCH
CHARLOTTE FLAIR vs RUBY RIOTT: voto 6
Parlando del match titolato, è stata una contesa sufficiente, Ruby Riott è un'avversaria credibile avendo dietro la Riott Squad, ma la figlia d'arte Charlotte (anche con l'aiuto di Naomi e di Becky Lynch) ha saputo reagire e concludere il match con la Figure 8. E qui parliamo di una campionessa che difenderà il titolo contro l'Imperatrice del domani, Asuka, vincitrice della Rumble femminile. Come direte voi? Semplice, perché Charlotte è al momento tecnicamente più brava della carismatica Alexa Bliss (che nel contempo sta ricalcando la faida HHH/Batista con Nia Jax). Per me questa scelta ha perfettamente senso, e i fan credo apprezzeranno molto il loro match in quel del Superdome.
RESA DEI CONTI

WWE TITLE SIX-PACK CHALLENGE
AJ STYLES vs KEVIN OWENS vs SAMI ZAYN vs JOHN CENA vs DOLPH ZIGGLER vs BARON CORBIN: voto 7.5
E qui parliamo del match della serata. L'arrivo del Commissioner di SDL Shane McMahon a bordo ring è già segnale di un qualcosa che scombussolerà il main event. E in effetti, l'aggettivo perfetto per il match è SCOMBUSSOLATO. Match con il cliché dei due uomini sul ring e gli altri a dormire a bordo ring, ma non per questo il match è stato noioso, anzi, è stata veloce e deciso, con tutte le attenuanti del caso.
Perfette sono state le sequenze tra i due "amiconi" Zayn e Owens, dove prima falliscono un SuperKick colpendo per sbaglio Shane O'Mac, poi da soli nel ring, dove Zayn promette di stare disteso per far vincere il suo compagnone Owens, per poi attaccarlo (con ancora Shane O'Mac che spegne i loro sogni di gloria). Pratica chiusa con il campione AJ Styles che col suo Phenomenal Forearm schiena Kevin Owens e vola a WrestleMania per difendere il titolo.
TRAN TRAN

VOTO FINALE: 7-
PPV molto godibile questo Fastlane, e forse la miglior edizione di questo franchise, con match che hanno portato avanti alcune faide come quella dei titoli US e Tag, e ufficializzato match in funzione del Grandaddy of them all, ma anche delineato il percorso di atleti come John Cena, che non avrà match titolati ma che cercherà probabilmente una redenzione.
Come PPV di avvicinamento a WrestleMania, non male.
Fastlane è agli archivi, e vi do appuntamento sulle pagine di questo blog per altri post riguardanti la nostra cara WWE.

Arrivedorciiii :)



Sarri e l'arte di non saper perdere



Un'altra volta. È successo ancora. Maurizio Sarri ha sbottato ancora. Non è la prima volta che l'allenatore del Napoli si produce in simili orrori. Stavolta l'attacco è stato sferrato ai danni di una giornalista tra di aver solleticato i bollenti spiriti del Maurizio di Fuorigrotta sulla lotta scudetto. La giornalista è stata apostrofata in maniera pesante e a poco sono valse le scuse dello stesso Sarri tra l'altro non nuovo a uscite poco eleganti.
Il problema è un altro, e non riguarda un discorso di piú ampio respiro. In Italia non sappiamo perdere. La colpa può essere di tutti, degli avversari, dell'arbitro, dell'invasore di campo, ma mai dell'allenatore o della squadra che ha perso. E' un fatto culturale quasi istintivo della natura italica. Noi siamo sempre i migliori. È successo anche durante gli spareggi per accedere a Russia 2018, quando l'Italia è stata fatta fuori dalla Svezia. Milioni di Ct si sono scagliati contro il CT Ventura. È sempre colpa di qualcun'altro come se non si trattasse di una partita di calcio aperta a tutti i risultati, come se la Svezia fosse destinata al ruolo di vittima sacrificale e l'Italia dovesse per diritto divino partecipare alla manifestazione. Anche li non abbiamo saputo perdere, eppure sarebbe bastato tendere la mano alla Svezia e dire "Complimenti siete stati piú bravi voi". Invece no, ci appelliamo, piangiamo, abbiamo addirittura sperato che scoppiassero guerre, per poter prendere il posto di questa o quella nazionale. Come questi ci sono una miriade di altri esempi. Ammiriamo tanto la Premier League, la invidiamo perché vorremmo un campionato come il loro, e non ci rendiamo conto che per arrivarci ad esser come loro dovremmo imparare l'arte del saper perdere e stringere la mano all'avversario. Lo ha capito anche il mondo del pugilato, tant'è che i pugili a fine match si stringono la mano e si abbracciano.
Ma nel calcio siamo tutti dei numeri 10 e poi sbagliamo i rigori.

domenica 11 marzo 2018

Grecia, il presidente scende in campo.... con la pistola!


Potrebbe essere una scena degna della serie tv Gomorra. Invece no è tutto vero. Il presidente del Paok Salonicco squadra di serie A greca è sceso in campo con la pistola, intimando i propri giocatori di abbandonare il terreno di gioco, e minacciando l'arbitro. Il tutto è avvenuto dopo che l'arbitro ha annullato un gol al 90' al Paok nel big match contro l'AEK Atene.
Quando si dice essere un presidente vulcanico. Forse non ci si aspettava potessero anche eruttare.

Campionato: Fa festa la Juve, Napoli con la zavorra. Corsa Champions, vince la Roma, rallenta la Lazio


La Roma uscita vittoriosa venerdì sera dalla sfida contro il Torino da una poderosa accelerata per i posti che valgono la qualificazione alla prossima Champions League. 3 gol rifilati al Torino per scacciare via le ultime prestazioni deludenti. Deludente è stata la Lazio, che rallenta proprio la sua corsa. Due volte in svantaggio prima con un gol di Pavoletti, poi causa un rigore realizzato da Barella, i biancocelesti sono bravi prima a realizzare l'1‐1 con un'autorete di Ceppitelli, poi al 95' ci pensa Ciro Immobile con un meraviglioso gol di tacco a rimettere la situazione sul definitivo 2‐2. Biancocelesti ora quarti a quota 53 a +2 sull'Inter che pero' ha 2 partite in meno (giocherà stasera il posticipo contro il Napoli). Le altre gare vedono la Juventus avere ragione dell'Udinese per 2‐0 (Higuain fallisce ancora dal dischetto), mentre la Fiorentina ha ragione del Benevento per 1‐0 grazie alla marcarura di Hugo in una partita densa di significati, la prima dopo la scomparsa di Astori. In zona salvezza importante affermazione del Crotone allo Scida contro la Sampdoria per 4‐1, mentre Spal e Sassuolo si spartiscono la posta in palio con un 1‐1. L'Atalanta si impone sul Bologna per 1‐0. La prima marcatura di Andrè Silva consente al Milan di uscire con l'intero bottino dal Marassi formato Genoa. Il portoghese decide la sfida con un'incornata al 94'. Fra Inter e Napoli finisce a reti bianche. Uno 0‐0 spento, gli attacchi delle 2 squadre hanno avuto le polveri bagnate. Sorride la Juventus che è ora sola in testa alla classifica e con una partita da recuperare, quella contro L'Atalanta. La classifica ora recita infatti Juventus 71 Napoli 70.

Scommettiamo che?.....

Salve amici. Domenica tempo di calcio giocato ma anche di calcio scommesso. Proviamo a rendere dolce questa domenica? Ecco i miei consigli

Fiorentina‐Benevento 1+ov 2.5
Juventus‐Udinese 1+ov 2.5
Bologna‐Atalanta gol
Crotone‐Sampdoria gol
Cagliari‐Lazio 2
Sassuolo‐Spal X pt
Inter‐Napoli 2+ov 2.5
Bournemouth‐Tottenham 2

L'importo sceglietelo voi. In bocca al lupo.